martedì 31 gennaio 2012

XIX - La parabola del seminatore

In quel giorno Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso al mare; e molte persone si radunarono attorno a lui; così egli, montato in una barca, vi sedette; e tutta la moltitudine stava sulla riva. Ed egli insegnò loro molte cose in parabole, dicendo: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. E un'altra cadde nei luoghi rocciosi ove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu riarsa; e perché non aveva radice, si seccò. E un'altra cadde sulle spine; e le spine crebbero e l'affogarono. E un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando qual cento, qual sessanta, qual trenta per uno. Chi ha orecchi da udire oda".
Quand'egli fu in disparte, quelli che gli stavano intorno coi dodici, lo interrogarono sulle parabole. 
"Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore: Tutte le volte che uno ode la parola del Regno e non la intende, viene il maligno e porta via quel che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto la semenza lungo la strada. E quegli che ha ricevuto la semenza in luoghi rocciosi, è colui che ode la Parola e subito la riceve con allegrezza; però non ha radice in sé, ma è di corta durata; e quando venga tribolazione o persecuzione a ragione della parola, è subito scandalizzato. E quegli che ha ricevuto la semenza fra le spine, è colui che ode la Parola; poi le cure mondane e l'inganno delle ricchezze affogano la Parola, e così riesce infruttuosa. Ma quei che ha ricevuto la semenza in buona terra, è colui che ode la Parola e l'intende; che porta del frutto e rende l'uno il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta".

Nessun commento:

Posta un commento