giovedì 19 gennaio 2012

VII - Egli battezza, ma si ritira in Galilea dopo la morte di Giovanni

Dopo questi fatti, Gesù andò coi suoi discepoli nelle campagne della Giudea; in quei luoghi si trattenne con loro, e battezzava. Ed essi, lasciata subito la barca e il padre loro, lo seguirono.
Poiché Erode stesso aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva fatto incatenare in prigione su richiesta di Erodiada, moglie di suo fratello Filippo, che Erode aveva sposato. Giovanni infatti gli diceva: "Non puoi avere la moglie di tuo fratello!" Ed Erodiada gli serbava rancore e bramava di farlo morire, ma non poteva; perché Erode aveva soggezione di Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l'ascoltava volentieri. Ma venuto un giorno opportuno che Erode, nel suo natalizio, fece un convito ai grandi della sua corte, ai capitani ed ai primi della Galilea, la figliuola della stessa Erodiada, essendo entrata, ballò e piacque ad Erode ed ai commensali. E il re disse alla fanciulla: "Chiedimi quello che vuoi e te lo darò." E le giurò: "Ti darò quel che mi chiederai; fin la metà del mio regno." Costei, uscita, domandò a sua madre: "Che chiederò?" E quella le disse: "La testa di Giovanni Battista." E rientrata subito frettolosamente dal re, gli fece così la domanda: "Voglio che sul momento tu mi dia in un piatto la testa di Giovanni Battista." Il re ne fu grandemente rattristato; ma a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no; e mandò subito una guardia con l'ordine di portargli la testa di lui. Ed egli andò, lo decapitò nella prigione, e ne portò la testa in un piatto, e la dette alla fanciulla, e la fanciulla la dette a sua madre.

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