giovedì 16 maggio 2013

XXIX - La festa delle Capanne

La festa dei Giudei, detta delle Capanne, era vicina. Perciò i suoi fratelli gli dissero: "Parti da qua e vattene in Giudea, affinché i tuoi discepoli vedano anch'essi le opere che tu fai. Poiché nessuno fa cosa alcuna in segreto, quando cerca d'esser riconosciuto pubblicamente. Se tu fai queste cose, palesati al mondo." Poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui. Gesù quindi disse loro: "Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo, invece, è sempre pronto. Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie. Salite voi alla festa; io non salgo ancora a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto." E dette loro queste cose, rimase in Galilea. Quando poi i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora vi salì anche lui; non palesemente, ma di nascosto. I Giudei dunque lo cercavano durante la festa, e dicevano: "Dov'è egli?" E v'era fra le turbe gran mormorio intorno a lui. Gli uni dicevano: "È un uomo buono! Altri dicevano: "No, anzi, travia la gente!" Nessuno però parlava di lui apertamente, per paura dei Giudei. Quando s'era già a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. I Giudei si meravigliavano e dicevano: "Come mai s'intende costui di lettere, senz'aver fatto studi?" E Gesù rispose loro e disse: "La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato.
Mosè non v'ha egli data la legge? Eppure nessun di voi mette ad effetto la legge! Perché cercate d'uccidermi?" La gente rispose: "Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?" Gesù rispose e disse loro: "Un'opera sola ho fatto, e tutti ve ne meravigliate  Mosè v'ha dato la circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri); e voi circoncidete l'uomo in giorno di sabato. Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro a me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero? Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate con giusto giudizio." Dicevano dunque alcuni di Gerusalemme: "Non è questi colui che cercano di uccidere? Eppure, ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono nulla. Avrebbero mai i capi riconosciuto per davvero ch'egli è il Cristo?"
I Farisei udirono la moltitudine mormorare queste cose di lui; e i capi sacerdoti e i Farisei mandarono delle guardie a prenderlo.
Vi fu dunque dissenso fra la gente, a causa sua; e alcuni di loro lo volevano prendere, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie dunque tornarono dai capi sacerdoti e dai Farisei, i quali dissero loro: "Perché non l'avete condotto?" Le guardie risposero: "Nessun uomo parlò mai come quest'uomo!" I Farisei replicarono loro: "Siete stati sedotti anche voi? Ha qualcuno dei capi o dei Farisei creduto in lui? Ma questa plebe, che non conosce la legge, è maledetta!" Nicodemo (un di loro, quello che prima era venuto a lui) disse loro: "La nostra legge giudica ella un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quel che ha fatto?" Essi gli risposero: "Sei anche tu di Galilea? Investiga, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta. E ognuno se ne andò a casa sua.

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